Roma. Dal 20 al 25 Maggio l’attrice Elisa Josefina Fattori è in scena al Teatro Testaccio – in via Romolo Gessi 8 – con Da Giovedì a Giovedì di Aldo De Benedetti, autore di commedie e sceneggiatore di film del periodo dei telefoni bianchi. Per voi abbiamo incontrato l’attrice emergente della scena teatrale off romana, parlando del suo ruolo e dei risvolti attuali della piéce.
Raccontaci Da Giovedì a Giovedì.
Fondamentalmente parla di un tradimento che da immaginato si trasforma in realtà proprio a causa dei sospetti di un marito assente e troppo assorbito dal lavoro. Il tutto è ravvivato dai personaggi esilaranti che gravitano intorno ai due protagonisti (l’Avv. Guarnieri e la consorte Adriana): ovvero la suocera Letizia, Stanislao Trombi – il titolare dell’agenzia investigativa – e Tito, l’agente segreto che con il suo operato stravolgerà totalmente le sorti della commedia.
Che personaggio interpreterai?
Io interpreto Adriana Guarnieri, la protagonista femminile: Adriana è una donna della borghesia bene annoiata dal matrimonio diventato ben presto una routine monotona, così si lascia trasportare dal desiderio di essere corteggiata da un uomo passionale e romantico, un uomo che non ha mai incontrato. In realtà Adriana è un’eterna teenager, inesperta e sprovveduta, vissuta perennemente all’ombra della madre, molto scaltra e pratica.
Da Giovedì a Giovedì è un testo del 1959. È ancora attuale?
Attualissimo. A parte che mi ha stupito il fatto che nel 1959 già esistessero le agenzie investigative, in questo spettacolo vengono raccontate dinamiche sempre odierne e contemporanee come i matrimoni d’interesse, la gelosia, l’infedeltà, i tornei di carte dell’alta borghesia, le suocere onnipresenti ed impiccione. Ed anche i vari business che si creano intorno ai drammi familiari, come quello delle agenzie investigative che, nella maggior parte dei casi, vengono ingaggiate per pedinare mariti e mogli infedeli. A pensarci bene, tratteggiano situazioni veramente assurde: gli agenti segreti altro non sono che perfetti sconosciuti profumatamente pagati per essere catapultati nelle situazioni più private ed imbarazzanti della vita altrui. Situazioni che – con un po’ di attenzione ed accortezza – potrebbero essere evitate o perlomeno comprese dai diretti interessati.
Che lezione morale vuole darci Aldo De Benedetti, con questa commedia?
Innanzitutto che una relazione amorosa, per mantenersi viva, deve sempre rinnovarsi. Il più grande errore è quello di sposarsi (o fidanzarsi) e poi mettersi mentalmente in pantofole, ovvero pensare che – solo perché si è stati scelti – si andrà sempre bene al partner, qualsiasi cosa si farà…o non! Altro grave errore è quello di concentrarsi troppo sulla carriera e non lasciare mai concretamente spazio alla vita di coppia ed al tempo passato insieme. Quindi il messaggio che Aldo De Benedetti ci lascia con Da Giovedì a Giovedì è che, nella quasi totalità dei casi, la reale motivazione dell’infedeltà non si deve cercare all’esterno della coppia ma all’interno delle mancanze strutturali del rapporto.
I tuoi progetti futuri?
In estate usciranno due cortometraggi nei quali ho recitato: Il Grande Uomo di Alessandro Bertoncini e Nervous Breakdown di Nicola Carraus. Mentre la prossima data teatrale sarà il 31 Luglio 2014 con la Compagnia Skenexodia: sarò in scena al TevereTeatroFestival, manifestazione dell’Estate Romana concomitante a Lungo il Tevere Roma.