Milano. Il 12 giugno 2013 al Just Cavalli serata dedicata ad un progetto nato dal cuore di un italiano: Domenico Palumbo. A 6000 km dall’Italia nell’arcipelago di Zanzibar l’idea di costruire l’Italia Day Hospital, per offrire un servizio medico gratuito ai zanzibarini che possa salvare le loro vite. Il 4 febbraio del 2011 la “Madrina” del progetto Stefania Andriola ha visto personalmente la posa delle prime pietre di questo progetto poste nella cittadina di Mwera Pongwe.
Il 4 febbraio del 2012 dopo appena un anno le pietre si erano trasformate in un ospedale e l’emozione è stata fortissima nel trovarsi di fronte a un progetto così grande, realizzato davvero.
Nel 2013 le mura sono diventate sale di pronto intervento; tramite raccolte fondi sono arrivate attrezzature dall’Italia e medicine. Dopo 4 mesi di viaggio finalmente è giunta a destinazione anche la poltrona mandata dal dentista di Torino il dott. Maurizio Damonte che nel periodo di Pasqua è stato li a occuparsi di persona della manutenzione della poltrona e della distribuzione del materiale medico inviato dall’Italia.
L’ospedale adesso è attivo e si prevede la presenza di dentisti, ginecologi, internisti, chirurghi ed endocrinologi. I medici vengono ospitati nelle strutture turistiche del signor Palumbo mentre prestano servizio per l’ospedale.
Purtroppo, il turista dentro il resort non può rendersi conto che mentre lui sorseggia una birra gustandosi il tramonto africano, appena dietro l’angolo madri partoriscono per strada e spesso muoiono di parto con i loro piccoli. Qui, i bambini diventano ciechi solo perché non hanno un collirio e la maggior parte degli abitanti è abituata a curare tutti i loro mali con le piante.
Durante l’evento denominato “Un sogno per tutti” deidcato all’Italia Day Hospital di Zanzibar c’è stata una sinergia tra beneficenza e arte: Liliana Patti ha creato dei quadri ispirandosi all’Africa e alle conchiglie di Zanzibar, che sono stati esposti al Just Cavalli e messi in vendita per una speciale raccolta fondi.