Incontrare Fanny Cadeo è sempre molto interessante: spiccata personalità, molti interessi e voglia di sana competizione con sé stessi. Dalla sua parrucchiera, tra tinture e phon, un dialogo su canto, personaggi e voglia di mettersi in gioco.
Fanny, dopo due puntate sei ancora in gara: tutte quelle paure…
Sì anche se alla prossima uscirò, nel ballottaggio (la puntata del 2 giugno prossimo, ndr), forse l’emotività ha giocato abbastanza a sfavore dato che comunque con la giuria, se fossi andata lì a divertirmi e senza sentirmi il peso di un voto forse sarei andata meglio: ma in fondo il gioco è quello.
Con quale coraggio ti sei buttata nella prova canora: per imparare, per migliorarti, per ricercare una nuova sfida?
Coraggio è stato tanto anche se quando sono arrivata lì ho pensato “Aiuto! Aiuto!”. Però queste sfide fanno bene, è un modo di farsi valutare, di mettersi in gioco. Uno deve anche accettare i giudizi e i pregiudizi, quelli che non sanno di preciso quello tu hai fatto negli ultimi anni, molti non vengono a teatro.
Sentirsi addosso gli occhi e le orecchie di Patty Bravo e Boncompagni: un blocco o un motivo per migliorare?
Assolutamente un blocco e sicuramente mi divertirò l’ultima serata dove sarò libera da giudizi, probabilmente canterò.
Hai la possibilità di stare a contatto con vocal coach come Luca Jurman: cosa chiedi a loro per migliorarti?
Sono stata seguita da Eric: devi pensare a molte cose mentre canti, al diaframma, alla gola. Poi non basta azzeccare la prima nota che il resto diventa della canzone diventa calante. E’ un tutto buona la prima, mi hanno chiesto di lasciarmi più andare, essere più sorridente: ma non è facile quando la cosa non è tua, non è tuo il mestiere di cantante.
Iniziamo i “visti da vicino” di Fanny: tra le concorrenti femminili spicca Gloria Guida, icona sexy degli anni ’70 e apparsa pochissimo in tv: nel 2005 con Fazio dopo ben 15 anni, 2 anni fa con una fiction Mediaset. Che personalità è?
Una bellissima donna che ha mantenuto intatto il suo fascino, sicuramente ha dimostrato di avere una bella voce, ha respirato in casa la musica, ha realizzato una bellissima performance. A me piace la sua discrezione ed anch’io lo sono. A volte però viene scambiata per menefreghismo, non sei troppo ridanciana e allora pensano che non ti importa di quello che stai facendo. E invece non è così: vivo il lavoro in sobrietà.
E Alessandro Borghese?
Ha una bella grinta, ha dimostrato di credere in quello che fa. Chiaramente gli errori in televisione risultano più all’occhio a casa però non si può pretendere da noi di essere cantanti veri.