Roma. La presentazione del progetto Rete Attiva per Roma ha riscosso un grandissimo successo. Agli storici studi De Paolis di via Tiburtina sono sfilate domenica scorsa molte personalità del mondo della cultura per questa associazione che andrà a coordinare tutti i movimenti della Capitale dedicati al sociale. Tra gli ospiti il noto attore Giorgio Albertazzi e la Presidente della comunità cinese a Roma Lucia Hui King, che hanno portato le loro esperienze ed esortato una più stretta collaborazione del movimentismo con le realtà culturali romane.
“La cultura – ha spiegato Albertazzi – è un modo di vivere, di un gruppo, una società in un luogo dove si parla una lingua, quasta definizione mi è cara e in questo senso Roma deve esprimere se stessa, ma se stessa è il mondo, non è una capitale è di più, è un referente culturale , qui c’è la storia del mondo”. E non solo. Esiste un problema tecnico di gestione del Teatro Valle, occupato da quasi un anno con una programmazione molto bella ma dal sapore, come ha detto lo stesso Albertazzi, da anni ’70. In effetti, le aspettative sono state deluse, rintanate in una nicchia che non rappresenta la totalità delle espressioni possibili.
E non solo. Una decantata partecipazione popolare che non è sembrata figlia della democrazia, senza alcuna prospettiva economica autonoma, tanto che gli stessi occupanti da mesi invocano una riorganizzazione dei fondi pubblici dedicati alla cultura, nella fattispecie ai teatri. Il Sindaco Alemanno ha proposto il Maestro come candidato per dirigere il Teatro Valle: una proposta che non deve essere letta come imposizione ma come ripartire da un nome sicuro per instradare la gestione verso binari aziendali, come si gestiscono tutti i teatri del mondo dove non si perdono le novità a dispetto dei bilanci.