Firenze. L’otto marzo verrà ricordato nel capoluogo toscano per la premiazione del concorso d’arte Artemisia Gentileschi. E’ una competizione presentata esattamente nel medesimo giorno di un anno fa, voluta dal Presidente della Provincia Andrea Barducci per rispondere al ripetuto problema della non considerazione delle donne in ambito lavorativo ed artistico, unendolo nell’offrire la possibilità di una finestra verso l’arte contemporanea. Il concorso era rivolto alle giovani artiste di età compresa tra i 18 e i 40 anni residenti a Firenze e provincia.
La vincitrice è stata “Emergenze Femminili” dell’artista fiorentina Silvia Giannoni, un altorilievo composto da sette pannelli disposti a croce, dove sette volti stilizzati di donna sono modulati dalla cartapesta.
La proclamazione della vincitrice a Palazzo Medici ha visto la partecipazione di tutte le personalità coinvolte in questo progetto: la Presidente della Giuria del concorso e Assessore alla Cultura della Provincia Carla Fracci, l’Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Firenze Sonia Spacchini, insieme e alle tre giurate: Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze; Giuliana Videtta, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e Laura Lombardi, docente di Fenomenologia delle arti contemporanee all’Accademia di Brera.
Eccezionalmente la giuria ha chiesto che in mostra fossero esposte anche le cinque opere seconde classificate ad ex aequo: “Adalgisa” di Chiara De Marco, “L’Ascolto” di Anna Skoromnaya, “1599”di Maria J. Ybanez Worboys, “Iside” di Maria Francesca Leonetti, “Artemisia en rose“ di Valentina Colella.
Noi vi proponiamo l’approfondimento su Valentina Colella, giovane artista che inanela un altro successo personale dopo la personale di Roma dello scorso anno. Di seguito la galleria fotografica della sua opera, presente sul suo sito personale.
Idea progettuale
Il mito di Danae è uno dei più affascinanti della mitologia Greca.
Giove vuole possedere Danae, ma suo padre l’aveva segregata in una torre di bronzo per paura che rimanesse incinta.
Un oracolo gli aveva predetto che il figlio di Danae l’avrebbe ucciso, Giove allora andò da lei in forma di pioggia d’oro e la mise incinta.
Il figlio sarà Perseo.
Questo mito deve aver colpito molto Artemisia che lo dipinse nel 1612 a soli 19 anni di età.
Sappiamo dei rapporti conflittuali di Artemisia con il padre e forse, vi è sua identificazione con Danae rinchiusa in una torre dal padre e inseminata da Giove, a prescindere dalla sua volontà.
Il quadro fu dipinto l’anno dopo lo stupro da lei subito ad opera di Agostino Tassi collega del padre.